tra controlli e incontri ravvicinati

Oggi giornata di controlli al Bellaria per la piccola aliena.

Dopo aver superato a pieni voti la visita per la disfagia (finalmente accantonata l’ipotesi di alimentazione tramite peg, almeno per il momento), oggi abbiamo incontrato la dietista, la dietologa e la neurologa per una prima verifica della dieta chetogena.

La dieta sta visibilmente dando i suoi frutti: ha portato da 10 a quasi 0 le crisi epilettiche quotidiane, lasciando però una serie di spasmi pluriquotidiani e le solite anomalie nell’elettroencefalogramma. Alla prima resa dei conti, il bilancio è comunque positivo e ci diamo tre mesi per il prossimo controllo; nel frattempo, iniziamo ad abbandonare pian pianino un fedele (e quasi bicentenario) compagno di lotta contro Mister E: il signor Bromuro di Potassio, che segue Franci da circa due anni e che ci lascerà nel giro di 8 mesi.

Chissà come sarà la nostra piccola aliena senza di lui. Speriamo comunque senza crisi.

Dopo tutte le visite, oggi al Bellaria abbiamo anche avuto la possibilità di conoscere di persona una piccola compianetese di Franci: una bambina bellissima e sorridente, insieme alla sua mamma e alla sua zia.

Perché essere mamma di alieni significa anche questo: cercarsi, conoscersi, sostenersi. Ed è una delle cose più belle di questa mia nuova vita.

Qualche mese fa un altro incontro di vite: una mamma, una bimba, un nome in codice. Dedico a loro questa immagine, perché da allora, tutte le mattine andando in ufficio, quando incrocio questo cuore involontario, penso a una mamma e al suo angelo in terra.