Ricordi di FB

Oggi Facebook mi ha voluto ricordare due cose: un bel momento di famiglia, un autoscatto di noi di 6 anni fa, con un super-terrestre tenerissimo e poco più che treenne; ma anche uno dei pomeriggi per me più bui, di un anno fa.

Se nella foto compare una famigliola di trentenni con uno splendido bambino biondo, l’altro ricordo sono parole.

Immagina che tuo figlio ti guardi ma non ti veda, immagina che tuo figlio non senta le tue parole d’amore, di rabbia, di gioia o frustrazione, immagina di sorridere a tuo figlio e di non aver nulla in cambio, immagina di vedere tutti i bimbi fare i primi passi, dire le prime parole… e pensare che forse tuo figlio non camminerà mai e che probabilmente non dirà mai mamma… immagina…

Sono le stesse parole che potrei dire ancora e di nuovo oggi, e riscriverle è ripensarle, perché purtroppo poco o niente è cambiato dalla Franci di allora. Ma fu quel giorno, dopo quel post, nemmeno troppo pubblico, e uno scambio di pensieri e parole con M, che ho maturato l’idea di scrivere di noi e nello stesso tempo di crederci un po’ di più, perché a volte succede anche ciò che sembra impossibile, e succede anche in senso positivo.

Certo, se ripenso a quella foto in Grecia contro vento, che fa affiorare tantissimi bei ricordi, ne è passato di tempo e noi tre siamo molto cambiati da allora (purtroppo per i due adulti anche fisicamente). Il prima di Franci e il dopo Franci, ovviamente senza voler esser blasfemi.

Martino sicuramente è quello che è cambiato di più, è cresciuto con una rapida impennata negli ultimi due anni. Ed ora che la sua valigia è pronta sulla panca, ma solitaria perché non è con noi che partirà, mi sento impreparata a questo tipo di distacco: il mio bimbo che cresce e va, impara, acquisisce autonomia (o sono io che mi “svezzo” da lui?) e sicurezza, spero, nelle sue capacità e possibilità.

E insomma, sarà che sono del segno dei pesci, sarà che le mamme si lamentano sempre e non sono mai a posto,  ma mentre mi lamento della non autonomia della piccola aliena allo stesso tempo mi confonde quella in acquisizione del super-terrestre.

Ma c’è solo una cosa da dire: buon viaggio al mio ometto e ai suoi amici, per questo loro importante passo, lungo un fine settimana.

 
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2 pensieri riguardo “Ricordi di FB

  1. Ciao, che colpo al cuore le tue parole, quante volte penso a come la nascita della mia piccola abbia cambiato non solo la nostra vita ma anche quella di mio figlio grande. Cosa gli ha tolto? Cosa gli ha regalato? Solo il tempo lo saprà dire. Ho una grnde angoscia nel cuore, anche se la mia piccola è stata una campionessa di miglioramenti ed evoluzione positiva in questi mesi io non riesco a sentirmi serena, non dovrei, dovrei darle tanta fiducia e positività e cerco di farlo, ma dentro di me c’è una gran pena. Tu esprimi sempre ottimismo e riesci a tirare fuori tutto il bene che la tua piccola aliena porta con sé. Perché è vero che ci sono grandi difficoltà e paure e dolori da affrontare ma è anche vero che vivere la disabilità porta a conoscere persone speciali e una umanità immensa e tu riesci sempre a sottolinearlo nei tuoi messaggi. Te ne ringrazio. Un augurio speciale al tuo piccolo grande uomo che parte per una bella e indimenticabile avventura. Un abbraccio

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