Don T, anche questa domenica mi ha dato materiale su cui riflettere: la perseveranza.
E dire che in realtà la prima cosa a cui ho pensato è stato: “errare è umano, perseverare è diabolico”.
E invece, dipende. Dipende da come intendiamo l’errore e dal punto di vista.
Alcuni incontri della scorsa settimana erano strettamente connessi alla perseveranza. Continuare a lavorare per raggiungere un obiettivo, prendere una pausa, rallentare o cambiare. E poi arriva l’omelia di Don T e ci mette inconsapevolmente un altro carico.
Ma quindi, mi sono chiesta, cosa vuol dire perseveranza?
Dalla Treccani:
– Costanza e fermezza nel perseguire i proprî scopi o nel tener fede ai proprî propositi, nel proseguire sulla via intrapresa o nella condotta scelta: mostrare p. nel bene, nel male, nell’errore, nelle promesse fatte; studiare, lavorare, lottare con p.; seguire con p. una cura, una dieta, le prescrizioni mediche. In partic., nella teologia morale cattolica, virtù che impegna l’uomo a lottare per il conseguimento del bene senza soccombere agli ostacoli e senza farsi vincere dalla stanchezza e dallo sconforto.
Questo è il compito di ogni genitore, di figli alieni e terrestri. Con il rischio, a volte, di cadere nell’errore e di perseverare in esso.
La mia riflessione è ancora aperta, soprattutto in campo extraterrestre, nel quale sono ancora meno pronta e informata.
Nel frattempo, iniziamo ad abbattere le barriere architettoniche in casa e a progettare l’ascensore. (Come dice Marti sarebbe stato meglio un appartamento al mare…)
E a perseverare nel cercare di riprodurre giochi e strumenti come quelli visti e consigliati in terapia, tra un Pokémon pysla e l’altro insieme a Marti.
Tutto questo è la mia perseveranza.
Mai scoraggiarsi…
Anche noi lavori in casa per la nostra piccolina..
Bellissima questa idea dei pupazzi
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Al Mondino ci danno sempre belle idee 🙂
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